Nei condomìni, tra vari motivi di litigio ricorrenti, vi è lo sversamento di rifiuti nelle condotte fognarie, che causano intasamento e obbligano il ricorso – magari anche in “emergenza” – ai servizi di spurgo.
Un tema su cui va posta particolare attenzione riguarda il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti all’interno del condominio, che spesso vengono erroneamente smaltiti nelle tubazioni domestiche (come lo scarico del lavello, il water, la fognatura o anche nei bidoni della spazzatura) provocando danni alle stesse tubature dell’appartamento o del condominio.
L’errato smaltimento di residuo oleoso può inoltre provocare il malfunzionamento dei depuratori, influenzando negativamente i trattamenti biologici, aumentandone i costi di manutenzione.
Pertanto, in caso di danneggiamento o intasamento della tubatura (a causa appunto di versamento di oli negli scarichi) con necessità di intervento tecnico, la spesa sarà imputabile al condòmino che ha causato danno, qualora quest’ultimo dovesse essere individuato.
Se, invece, il danno non è chiaramente riconducibile ad un singolo proprietario/inquilino, l’Amministratore avrà il compito e l’obbligo di addebitare le spese di ripristino all’intero condominio.