Ci sono state grandi novità in merito alle regole sul riscaldamento per questo autunno-inverno.
Il Piano, messo a punto dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, prevede tre grandi cambiamenti nelle nostre abitudini:
- 1°C in meno nel riscaldamento di case e edifici commerciali (19°C per tutti gli edifici, e 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, con 2°C di tolleranza per entrambi);
- 15 giorni in meno di riscaldamento in un anno (viene cioè posticipata di 8 giorni la data di inizio e anticipata di 7 giorni la data di fine);
- 1 ora in meno di termosifoni accesi al giorno, secondo le diverse zone climatiche in cui è stata suddivisa.
Il D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 ha infatti introdotto 6 zone climatiche sul territorio italiano.
Ecco le date diverse di accensione per zona (vedi cartina delle slides):
– Zona A: comuni con gradi-giorno inferiori a 600, riscaldamento acceso 5 ore al giorno dall’8 dicembre al 7 marzo;
– Zona B: comuni con gradi-giorno tra 600 e 900, riscaldamento acceso 7 ore al giorno dall’8 dicembre al 23 marzo;
– Zona C: comuni con gradi-giorno tra 901 e 1400, riscaldamento acceso 9 ore al giorno dal 22 novembre al 23 marzo;
– Zona D: comuni con gradi-giorno tra 1401 e 2100, riscaldamento acceso 11 ore al giorno dall’8 novembre al 7 aprile;
– Zona E: comuni con gradi-giorno tra 2101 e 3000, riscaldamento acceso 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile;
– Zona F: comuni con gradi-giorno superiori a 3000, nessuna limitazione.
La zona A quella con il clima più caldo, mentre la zona F più freddo.