Secondo il Garante della privacy, le telecamere poste nelle aree private all’interno di un contesto condominiale non possono riprendere spazi comuni o comunque diversi da quelli della stessa proprietà e questo perché, altrimenti, si potrebbe incorrere nel reato di “interferenze illecite nella vita privata altrui”.
Più precisamente, l’angolo visuale delle riprese deve essere limitato ai soli spazi di propria privata pertinenza, escludendo ogni ripresa relativa ad aree comuni (cortili, pianerottoli, scale, parti comuni delle autorimesse), aree pubbliche o di pubblico passaggio.
Il Garante ha precisato che, qualora non fosse possibile eliminare dal cono visuale parti dell’edificio comuni o di proprietà di altri condòmini, queste porzioni dovranno essere oscurate con appositi sistemi tecnici.